Nella livella di Totò c’è una frase che mi ha sempre colpito: “Qui dorme in pace il nobile marchese/signore di Rovigo e di Belluno/ardimentoso eroe di mille imprese/morto l’11 maggio del’31″
Ha sempre avuto nelle mie orecchie un non so che di bello, mi piace ascoltare questa frase. Ora alla fine di Agosto mi sono convinto a far visita finalmente al mio blog preferito, il mio ovviamente, e di controllare se qualche buon diavolo avesse espresso una qualsiasi opinione su un mio post. Ed ecco la sorpresa, impressionante, ho ricevuto un popò di roba sull’articolo dedicato alla Livella di Totò, quell’uomo mi stupisce ancora.
Comunque la morte è una cosa seria, anzi forse no, alla fine è molto semplicemente la fine. Pensavo tra me e me, che comunque è il viaggio che conta, ne la partenza, ne l’arrivo, solo il viaggio.
Alla domanda chi siamo? Dove andiam0? Da dove vengo? Ecc… Molte volte penso che sbagliamo anche solo a soffermarci su queste domande, già abbiamo poco tempo e quel poco lo sprechiamo cosi. Stolti. Quando guido con la macchina mi godo il viaggio, alla fine solo il ricordo di ciò che ci accompagna è importante, l’arrivo vanifica la partenza.
Dopo un viaggio, tutto cambia. L’universo cosi come lo conosciamo oggi non è altro che un viaggio, il viaggio di una particella subatomica verso l’infinito. Cose sarebbe il mondo al termine dell’universo? (per rispondere a questa domanda rimando simpaticamente al libro “Ristorante al Termine dell’Universo” seguito della Guida Galattica per autostoppisti)
CARPE DIEM!
Godiamoci il viaggio!
p.s. dopo questo mi toccano altri due articoli importanti. ciao