SS 106 E NON A3

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By Matteo

Sono sempre stato dell’avviso, fin da quando sono tornato dal Canada, che l’Italia non avesse bisogno di Autostrade a 12 corsie, ma semplicemente di ottime statali. La SS 106 ad esempio, serve un territorio enorme, parte da Reggio Calabria e finisce a Taranto, e benchè sia cosi importante è sempre stata lasciata al suo destino. Ovviamente c’è da dire che sicuramente non serve il traffico dell’Autostrada, ma se mi si può permettere, porto avanti il concetto. Siamo per tre quarti del territorio nazionale sul mare, siamo stretti in confronti a Francia e Spagna per profondita del territorio, eppure abbiamo investito in Autostrade. Se semplicemente avessimo investito nel trasporto ferroviario e sulle autostrade del mare, sicuramente a quest’ora ci si trovava meglio.

Il concetto che voglio far presente e che non abbiamo bisogno di strutture grandi e lunghe, ma di piccole infrastrutture, capaci di essere capillari sul territorio, di investimenti mirati. Insomma abbiamo bisogno di qualcosa di piccolo, ma manegievole, qualcosa che non permette il traffico a 180 km/h ma che ci permette di andare a media costante di 80 km/h. Abbiamo bisogno di ripensare i nostri investimenti. E questo anche nell’innovazione. Non abbiamo, ad esempio, bisogno di grandi tubi di fibra ottica, ma piccole installazioni wifi, non abbiamo bisogno di grandi centrali nucleari, ma di piccoli pannelli solari per ogni casa. Prendendo ad esempio il piano per l’investimento della fibra ottica, lo Stato vorrebbe investire 800 milioni di euro, per migliorare la rete esistente, ne servirebbero molto, ma molto di meno se si pensasse a coprire tutto il territorio con antenne wifi.

Rimane un dato.

Stiamo sbagliando tutto, ma facciamo ancora in tempo, dobbiamo ripensare tutto, dagli investimenti per le strade, agli investimenti per le aziende. Va ripensato tutto tenendo presente un solo fattore l’uomo.

Carpe Diem!

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